Le piante sono esseri viventi e, come tali, sono potenzialmente soggette ad attacchi da parte di diversi patogeni.

Esistono numerosissime patologie vegetali. Le piante sono esseri viventi generalmente molto resistenti agli attacchi provenienti dal mondo esterno, ma è fondamentale che esse siano da noi messe nella condizioni di vegetare al meglio, per questo è di fondamentale importanza una corretta agronomia di base per poter prevenire patologie e infestazioni da parte di parassiti.

In una gestione naturale ed ecologica del verde risulta dunque fondamentale la prevenzione come strumento principale per poter contenere malattie e fitofagi vari.

Ma se abbiamo commesso qualche errore è probabile che dovremo soccorrere le nostre piante.

I preparati fitoterapici naturali principali sono di tre tipi: macerati, infusi e decotti.

Tutti sfruttano il principio di portare in soluzione acquosa alcune componenti dei tessuti vegetali di alcune piante per sfruttarne le proprietà per la cura di malattie di altre piante.

 

Macerati

Vengono definiti macerati gli estratti naturali ottenuti dalla macerazione in acqua di alcune specie erbacee (a temperatura ambiente).

Sono in grado di estrarre dai tessuti vegetali sali minerali e altri composti utili.

Hanno alcuni pregi importanti: sono facili da fare; necessitano di materie prime naturali di facile reperimento; sono economici; difficilmente fanno danni importanti se mal utilizzati.

Il liquido di partenza ideale è l’acqua piovana o quella di fonte, in alternativa può essere utilizzata l’acqua di rubinetto dopo averla lasciata riposare per alcuni giorni.
Per la macerazione si usa un contenitore aperto di terracotta, vetro, legno o al limite plastica, mai di metallo perché il macerato potrebbe aggredire alcuni metalli portandoli in soluzione, con i conseguenti rischi di inquinamento ambientale.

La durata della macerazione, generalmente dalle 24 ore fino ad alcune settimane, dipende dalla pianta utilizzata e dall’utilizzo che si deve fare del macerato.

Quella della macerazione è la tecnica più utilizzata per la preparazione di composti fitoterapici per la cura delle malattie delle piante.

 

Infusi

Con gli infusi si usa acqua calda e, solitamente, viene impiegata per vegetali che hanno subito un’essiccazione (foglie, fiori essiccati). L’essiccazione è utile per poter conservare nel tempo le erbe, e poterle poi impiegare anche quando non sono direttamente reperibili.

Tra le tre tipologie di preparato fitoterapico è il meno utilizzato nella cura delle malattie delle piante; mentre invece è sicuramente il più usato nella farmacologia umana.

 

Decotti

Il decotto prevede la bollitura della pianta medicamentosa, o di parti di essa e si rende necessario in due situazioni particolari: quando si abbia molta urgenza di eseguire il trattamento oppure nel caso di strutture vegetali coriacee e resistenti come, per esempio, la corteccia di Quercia (Quercus robur).

In questo caso è necessario far bollire per diverso tempo la parte di pianta che si deve utilizzare per poterne estrarre i costituenti.

 

 

Qui di seguito alcune delle più frequenti problematiche fitosanitarie che si possono riscontrare in giardino a cui abbiamo dedicato un articolo specifico (cliccando sulla voce specifica si va alla relativa scheda di approfondimento):

  • Afidi o pidocchi delle piante
  • Cocciniglie
  • Ragnetto rosso
  • Oziorrinco
  • Processionaria del pino
  • Oidio o mal bianco
  • Ticchiolatura
  • Botrite o muffa grigia
  • Marciumi radicali
  • Funghi cariogeni: armillaria, ganoderma,

 

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