famiglia: Punicaceae
genere: Punica
specie: Punica granatum

melagrane

Frutti del melograno nano

Qualche cenno botanico

Originario della regione geografica che va dall’Iran alla zona himalayana dell’India settentrionale; è presente sin dall’antichità nel Caucaso e nell’intera Macchia mediterranea.
Il frutto viene chiamato melagrana ed è coltivato da molti millenni; già presente in epoca preistorica nell’area costiera del Mediterraneo, è poi stato diffuso dai Fenici, dai Greci, dai Romani e in seguito anche dagli Arabi.
anche a causa della variabilità delle forme selvatiche, le varietà coltivate sono numerosissime.
La fioritura di un vivo colore rosso avviene a maggio. Il frutto matura a ottobre-novembre, a seconda delle varietà. La melagrana, o granata, è una bacca modificata (botanicamente detta Balausta) di consistenza molto robusta, con buccia molto dura e coriacea.
Il frutto ha una forma tendenzialmente rotonda o leggermente allungata, le cui dimensioni sono fortemente condizionate dalla varietà e, soprattutto, dalle condizioni di coltivazione e dalla disponibilità idrica estiva.
Il melograno viene utilizzato come pianta ornamentale nei giardini e per la produzione dei frutti eduli, le melagrane.
I semi ricchi di vitamina C, hanno proprietà blandamente diuretiche, si usano anche per la preparazione di sciroppi e della Granatina.

Il melograno nella storia

Il melograno è una pianta dal forte valore simbolico in molte culture indoeuropee.

Fu utilizzato già nel culto di Zoroastro come immagine del sole, in Persia il melograno divenne poi uno dei motivi più ricorrenti e amati dai Safavidi. Il simbolismo del melograno si collega a quello più generale dei frutti con molti semi; è un simbolo di fecondità e di discendenza numerosa.

Nell’antica Grecia era un attributo di Era e di Afrodite e, a Roma, l’acconciatura delle spose veniva fatta con rami di melograno. Ancor oggi nella tradizione indiana le donne bevono succo di melograno per combattere la sterilità.

Nella mistica cristiana, San Giovanni della Croce considerava i semi di melograno simbolo delle perfezioni divine nei loro innumerevoli effetti; a ciò aggiungeva che la rotondità del frutto era espressione dell’eternità divina, mentre il succo rappresentava il godimento dell’anima che ama e conosce. Secondo la simbologia cristiana e cattolica il melograno rappresenta l’energia vitale e significa fecondità, abbondanza, amore ardente, carità, umiltà, unione di tutti i figli della Chiesa.

Tale simbologia fece sì che per la cultura tradizionale italiana rappresentava la ricchezza e la fertilità e come tale era un prezioso elemento del rito nuziale.

Nella poesia galante persiana, il melograno evoca il seno: “Le sue guance sono come il fiore del melograno e le sue labbra come il succo del melograno.”

Le sue proprietà terapeutiche

Nell’antico Egitto era nota e ritenuta pianta medicinale per le sue proprietà terapeutiche e vermifughe, ed era inoltre utilizzata nelle cerimonie funebri. Le melagrane sono state raffigurate nelle tombe egizie del 2500 a.C.; sono state nominate nelle iscrizioni di Tutmosi I (1547 a.C.); simboli del frutto del melograno sono stati ritrovati nella tomba di Ramses IV (1145 a.C.).

La città spagnola di Granada ha nello stemma un frutto di melograno, in spagnolo (Granada) ed in antico francese (la Grenade) significavano appunto melograno. La denominazione della città spagnola deriva dall’introduzione del frutto operata dalla dominazione moresca nella penisola iberica.

Il melograno in giardino

Tradizionalmente presente sia nei giardini religiosi che in quelli privati urbani e campestri, per la sua forte valenza simbolica e la sua rusticità e frugalità; oggi il melograno rappresenta un eccellente decoro vegetale per i giardini moderni.

Si adatta benissimo, infatti, sia alla coltivazione in forma cespugliosa che come alberello e la sua tipica rusticità mediterranea gli permettono di vegetare ottimamente sia in vaso che in piena terra.

È inoltre una presenza irrinunciabile nei giardini asciutti, senza irrigazione, perché è capace di attingere a risorse idriche inaccessibili a moltissime altre piante.

Nella moderna vivaistica è molto utilizzato anche il cosiddetto melograno nano: una pianta dalle ridotte dimensioni, generalmente non supera il metro d’altezza, che viene coltivata a cespuglio e rende particolarmente bene in vaso o in posizioni semiombreggiate.

albero di melograno

Il melograno: un piccolo albero bello e prezioso

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