famiglia: Dryopteridaceae
genere: Athyrium
specie: Athyrium filix-femina

Athyrium

Qualche cenno botanico

La felce femmina (Athyrium filix-femina) è una specie di pianta felciforme appartenente alla famiglia Dryopteridaceae.

Si tratta di una specie di felce il cui areale di origine e diffusione copre tutta la fascia temperata dell’emisfero settentrionale; è presente in tutto il continente euroasiatico e in America del Nord.

È naturalmente presente nei boschi freschi fino al limite altitudinale dell’insediamento boschivo.

Si tratta di una pianta perenne con foglie composte che possono arrivare anche alla lunghezza di 1 m, generalmente non oltrepassa i 40/70 cm. Le foglie sono composte, tendenzialmente triangolari, costituite da numerosissime foglioline finemente divise, di colore vario a seconda delle specie, di misura sempre minore a partire dalla base del fusto fino all’apice.

Il fogliame è tendenzialmente verde chiaro, anche se esistono specie con foglie verde-giallastro, altre con foglie molto scure che tendono al grigio-argento (A. nipponicum). Inoltre esistono cultivar con fogliame tendende al porpora scuro, alcune anche veriegate.

Sporifica da luglio a settembre.

I fusti sono di colore marrone chiaro, che contrasta con il colore delle foglie. 

Tutte le specie prediligono esposizioni ombreggiate.

Buona parte delle specie è a foglia caduca, ma anche per quelle con fogliame permanente, in caso di temperature molto rigide, è possibile che la parte aerea secchi completamente, per poi rispuntare in primavera.

La felce femmina in giardino

Queste felci sono molto adatte nei giardini ombreggiati, dove si possono utilizzare sia in aiuole miste che come tappezzanti, per coprire superfici più vaste.

Esposizione: non amano stare in pieno sole ma al contrario preferisconoposizioni in ombra o mezz’ombra. Poche ore di luce mattutina diretta possono migliorare notevolmente il colore delle cultivar a foglia variegata.

In genere non temono il freddo, mentre possono venir danneggiate dal vento; quindi è consigliabile metterle a dimora in posizione riparata da un muro o d altri arbusti.

Annaffiature: sono piante che temono i ristagni idrici ma necessitano di bagnature frequenti e regolari. È quindi  consigliabile mantenere il terreno sempre leggermente umido, evitando gli eccessi, soprattutto per per le piante in vaso.

Concimazione:  all’inizio della primavera si avvantaggiano di una concimazione organica o chimica con concime granulare a lenta cessione per piante verdi.

Trattamenti: le felci sono suscettibili di clorosi e di marciumi radicali, causati generalmente da una cattiva gestione agronomica e da ristagni idrici nel pane di terra. Nel primo caso si ovvia con una concimazione organica con compost maturo; per evitare i marciumi, invece, basta solitamente evitare i ristagni idrici.

Moltiplicazione: si possono riprodurre attraverso le spore, la cui produzione è piuttosto abbondante. Le spore sono mature quando hanno un aspetto cartaceo e si staccano facilmente dalla pianta madre. Si seminano in primavera, in un composto costituito da sabbia e torba in parti uguali.

Ancor più facile la riproduzione per divisione dei cespi: in primavera e in autunno si dividono i cespi e le porzioni vengono subito messe direttamente a dimora.

Terreno: amano particolarmente i terreni sciolti e ricchi di sostanza organica a tendenza acida. Vanno coltivate in un substrato costituito da due parti di torba, due parti di terriccio e una parte di sabbia, per agevolarne il drenaggio ed evitare pericolosi ristagni idrici.

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